Agenda 2030 e sviluppo sostenibile: perché sono importanti?

L’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile è un Piano d’azione a livello globale basato su 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs), articolati in 169 target da raggiungere entro il 2030.

l’Agenda2030 è stata concepita come strumento d’indirizzo e azione non solo per la politica.

Anche per il settore privato, il quale ha recepito e accolto la sfida della sostenibilità.

Soprattutto le grandi aziende del mondo anglosassone si sono fatte prime portavoce di questo impegno.

Nell’ultimo decennio, è cresciuto il numero di aziende che hanno inserito nel proprio business plan dei piani d’azione e delle strategie per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibili, insieme ai propri obiettivi aziendali. Questo indipendentemente dal settore e delle dimensioni,

Cresce anche il numero di startup e PMI che nascono interamente intorno a un business model improntato sulla sostenibilità.

Il loro obiettivo fondamentale è la generazione di impatto positivo dal punto di vista ambientale o sociale.

Quali sono nel dettaglio i 17 obiettivi dell’agenda 2030?

  • Obiettivo 1. Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo
  • Obiettivo 2. Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile
  • Obiettivo 3. Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età
  • Obiettivo 4. Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti
  • Obiettivo 5. Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze
  • Obiettivo 6. Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie
  • Obiettivo 7. Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni
  • Obiettivo 8. Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti
  • Obiettivo 9. Costruire un’infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile
  • Obiettivo 10. Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le nazioni
  • Obiettivo 11. Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili
  • Obiettivo 12. Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo
  • Obiettivo 13. Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico
  • Obiettivo 14. Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile
  • Obiettivo 15. Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre Obiettivo 16. Promuovere società pacifiche e inclusive per uno sviluppo sostenibile
  • Obiettivo 17. Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile.

Come si posiziona l’Italia rispetto a questi obiettivi?

Nel cammino verso la sostenibilità risulta fondamentale dotarsi di strumenti in grado di descrivere lo stato dell’arte dei nostri Paesi e delle nostre comunità. È importante anche mettere in evidenza i risultati individuali e collettivi in termini di raggiungimento dei target UN.

Importante fonte per capire dove siamo nel percorso verso la sostenibilità – nella piena consapevolezza di dove vogliamo arrivare – è il Sustainable Development Report contenente l’SDG Index and Dashboard, che analizza lo stato di avanzamento dei Paesi ONU verso la realizzazione dell’Agenda 2030.

Nel ranking proposto nel Rapporto, su 166 Paesi totali l’Italia si posiziona al trentesimo posto, con nessun Obiettivo ad oggi completamente raggiunto, ma con netti miglioramenti in diversi Goal. 

A livello nazionale è l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) a confermare la presenza di numerose complicazioni.

Ostacoli che il nostro Paese è chiamato a superare nel percorso verso la realizzazione dell’Agenda 2030.

In aumento anche e soprattutto a causa della pandemia in corso e della(e) crisi da essa generata(e). 

Nove su 17 SDGs, stando al suo più recente Rapporto, hanno registrato un peggioramento.

Mentre per la maggior parte dei 21 target con scadenza al 2020 l’Italia appare lontana dai valori di riferimento.

L’auspicio dell’Alleanza, che più volte emerge nel corso dell’analisi, è quello di intraprendere una transizione che, forte delle risorse nazionali ed europee, sia in grado di affrontare le principali sfide che affliggono il nostro Paese.

Dalla crisi occupazionale, alla resilienza climatica, fino alla difesa della biodiversità. 

Agenda 2030 e aziende: la mobilità e l’impegno delle imprese

Lo sviluppo sostenibile si sta affermando con sempre maggiore forza quale paradigma di analisi, innovazione e azione.

Questo con l’obiettivo di guidare le imprese e il Paese, nel trasformare i rischi in opportunità. In che modo? Definendo scenari favorevoli anche sul piano economico in un orizzonte di lungo periodo.

Le imprese stesse chiedono il cambiamento verso lo sviluppo sostenibile ed è evidente il “cambio di passo” intervenuto nel corso degli ultimi dodici mesi. 

In particolare, durante il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2019 è stata messa in luce dalle imprese e dal mondo della finanza l’urgenza di una transizione del sistema economico e produttivo verso una necessaria sostenibilità economica, sociale e ambientale.

Transizione verso un modello di economia circolare e sostenibile che rappresenta l’occasione per accelerare lo sviluppo economico e sociale del Paese.

In particolare, durante la Conferenza “Le imprese e la finanza per lo sviluppo sostenibile. Opportunità da cogliere e ostacoli da rimuovere”, le dieci associazioni imprenditoriali più rappresentative a livello nazionale hanno presentato al Governo il documento congiunto “Acceleriamo la transizione alla sostenibilità.

Le imprese per l’Agenda 2030”, indicando le linee di azione necessarie per accelerare il passo verso gli SDGs.

Parallelamente, in linea con la tendenza europea, anche in Italia la finanza sostenibile ha mostrato importanti novità.

Ha mostrato una crescente consapevolezza della necessità di impegnarsi per rendere sostenibile l’attuale modello di sviluppo.

Il mercato Sustainable and Responsible Investment (SRI) italiano è guidato dagli investitori istituzionali.

Allo stesso tempo, cresce l’interesse dei risparmiatori a tenere in considerazione i criteri Environment, Social and Governance (ESG) nelle scelte d’investimento, come dimostrato dall’incremento significativo di strumenti SRI dedicati a questo segmento di clientela.

Perché puntare sulla sostenibilità?

La sostenibilità è il processo di cambiamento nel quale lo sfruttamento delle risorse, il piano degli investimenti, l’orientamento dello sviluppo tecnologico e le modifiche istituzionali sono tutti in sintonia e valorizzano il potenziale attuale e futuro, al fine di far fronte ai bisogni e alle aspirazioni dell’uomo.

Innanzitutto, possiamo dire che non c’è alternativa: abbracciare un approccio sostenibile oggi è necessario perchè si appresta a diventare in assoluto il principale fattore critico di successo e driver di sviluppo per le aziende nei prossimi anni.

Diventare socialmente più responsabili si rivela non solo un vantaggio per la reputazione (che, comunque, già di per sé, può far bene alle casse delle imprese).

È anche un mezzo per ridurre costi e rischi, aumentando la spinta all’innovazione, e costituendo inoltre un nuovo stimolo per la filiera, i prodotti, il modello di business. Il tutto in un’ottica di lungo periodo che risulta premiante. 

Tutte le aziende dovrebbero intraprendere un percorso per il proprio sviluppo sostenibile partendo dal programma dell’Agenda 2030.

Nell’ottica di un successo duraturo per l’azienda, è quindi sempre più necessario un approccio di Csr. Servirsene come di un motore, come premessa ineludibile nella determinazione delle strategie imprenditoriali.

Solo così le aziende potranno modellare la propria strategia e operatività per affrontare il cambiamento, rispondendo alle aspettative e ai bisogni di tutti gli stakeholder, accrescendo al contempo la competitività e preservando la redditività.

Sostenibilità e agenda 2030: non bisogna solo parlarne, servono i fatti

Parlare di sostenibilità o citare aree di sostenibilità non basta per poter dire di aver integrato l’Agenda 2030 all’interno della propria azienda o di aver abbracciato una strategia di Csr. 

La strada da percorrere è impegnativa ma deve essere considerata, perché:

– gli investitori sono sempre più interessati alle aziende con un elevato tasso di sostenibilità. Si stima che il 30% degli asset totali gestiti oggi a livello mondiale sia rappresentato da investimenti “responsabili” e “sostenibili”.

– Integrare la sostenibilità rafforza il legame con il cliente dal punto di vista commerciale e valoriale. In questo modo si guadagna una maggiore fedeltà al brand e una differenziazione rispetto ai competitor con benefici reputazionali.

– Significa anche adattare la gestione delle risorse umane con conseguente aumento della produttività dei lavoratori, maggiore fidelizzazione dei dipendenti e soddisfazione sul posto di lavoro. 

Agenda 2030 e AlzaRating

Anche AlzaRating lavora a sostegno della realizzazione degli obiettivi dell’agenda 2030, un piano che vuole portare benessere a livello mondiale.

Uno dei nostri maggiori obiettivi da perseguire è il discorso sicurezza perché mettiamo al centro il nostro cliente.

Agenda 2030 e ESG: come si focalizza AlzaRating

Noi oggi possiamo parlare di 17 obbiettivi ma noi ci stiamo focalizzando sulle tre sigle ESG come Environmental ossia l’ambiente parlando di crisi climatiche e sosteniilità, Social inteso come ambito sociale, parlando di diversità, diritti umani protezione del cliente e del benessere animale. Sui diritti umani c’è una parte che si sta vivendo maggiormente.

Prendendo come esempio Netflix si può vedere come la costruzione delle produzioni televisive, sta iniziando, negli ultimi due anni in modo importante ad abbattere le disuguaglianze dando stessi diritti e priorità in base alla persona e non a differenze razziali o tra uomo e donna.

Anche per quanto riguarda la disabilità c’è una componente molto interessante sull’autismo su cui stanno lavorando molti ricercatori dove hanno creato una sorta di stanza magica dove bambini disabili vengono stimolati da altri bambini per permettere maggiore integrazione e stimolo ai bambini disabili.

Progetto a cui collabora anche Alzarating per dare visibilità per alcune aziende in modo tale da finanziare il dottorato di ricerca.

Goverance, si va invece a parlare di struttura organizzativa, rapporto con i dipendenti e interazione tra dirigenti ed impiegati, ad esempio in ambito formazione degli impiegati per migliorare le loro mansioni e stimolarli nel loro campo lavorativo. Anche in questo siamo presenti con i nostri servizi.

Se anche la tua azienda è interessata a sviluppare parte degli obiettivi dell’agenda 2030 e vuoi un supporto o una guida da parte di un team di professionisti esperti in materia di sostenibilità ed ESG compila il form qui sotto e compila la tua consulenza gratuita.

Verrai seguito da uno dei nostri esperti, previa analisi aziendale e insieme valuterete gli obiettivi che vuoi sviluppare grazie anche all’implementazione dei nostri prodotti specifici sul tema formazione e sostenibilità.   

Se hai delle domande o desideri ulteriori informazioni, compila il nostro modulo di contatto.

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