Hai una segnalazione in Centrale Rischi?

Hai una segnalazione in Centrale rischi? Quanto è importante, secondo te individuarne le cause?

“Molti imprenditori, appena ricevono una segnalazione dalla Centrale Rischi vanno nel panico e non sanno come gestire la cosa.

Voglio spiegarti perché non ti devi preoccupare di cancellare la segnalazione in Centrale Rischi ma di individuarne le cause ed eliminarle, prima di subire queste 3 conseguenze”.

Non è forse ciò che viene insegnato a tutti noi? Ciò che ci ripetono da che siamo a scuola?

Di ogni fatto o evento storico dobbiamo sempre conoscere cosa l’ha scatenato.

Se stai leggendo questo articolo significa che hai una segnalazione in Centrale Rischi, ma sopratutto, molto probabilmente, significa che stai facendo di tutto per cancellarla.

Ora ti dirò una cosa che ti lascerà a bocca aperta.

Ti consiglio di leggere tutto l’articolo e sono sicuro che mi darai ragione e sarai felice di aver seguito i miei consigli

Non devi cancellare la segnalazione in Centrale Rischi.

Sembra assurdo vero? La segnalazione in Centrale Rischi è pericolosissima e ha delle conseguenze devastanti in certi casi, come andremo a vedere fra poco. Ma non sono impazzito nel dirti questo, non ancora almeno.

“Quindi perché mi stai dicendo di Non cancellarla?”

Prima di spiegarti perché cancellarla che è meno importante di quello che pensi, vorrei chiarire un punto spesso frainteso.

Lo sai quando scatta la segnalazione in Centrale Rischi? Praticamente subito.

Non appena il tuo debito con la singola banca o finanziaria di turno supera i 30 mila euro complessivi (questo è il limite di segnalazione in Centrale Rischi), l’esposizione diventa oggetto di segnalazione in Centrale Rischi.

Già perché, in realtà, la Centrale Rischi non registra solo gli eventi negativi, ma riporta ogni mese l’andamento delle tue linee di credito ed inizia a farlo non appena il debito supera la soglia minima prevista dalla Banca d’Italia.

Soglia al di sotto della quale le segnalazioni vengono comunque inviate alle banche dati privati, come CRIF, CTC ed Experian.

Quindi appena hai un debito con banche e finanziarie, diventi un soggetto segnalato.

Ma la segnalazione che tanto preoccupa gli imprenditori, quella che minacciano i direttori di banca non è di questo tipo.

Lo spauracchio di tutti gli imprenditori da più di 10 anni a questa parte è la segnalazione negativa in Centrale Rischi, quella di sofferenza, in particolare.

Questa particolare segnalazione in Centrale Rischi scatta quando non hai pagato o hai pagato male i tuoi debiti verso banche e finanziarie.

Il rischio maggiore è quello di arrivare al punto che le esposizioni sono talmente tanto deteriorate che la banca, ritiene impossibile recuperare il proprio credito in maniera ordinaria.

Il tuo vero problema quindi non è tanto la segnalazione in sé, ma il fatto che se ti sia stata fatta.

Questo  vuol dire che la tua azienda non è nelle sue condizioni ottimali e i creditori se ne stanno rendendo conto.

Prima di proseguire, chiariamo subito una cosa. In questo articolo ti spiegherò:

  • come e perché hai subito una segnalazione, facendoti entrare nella testa della banca, per imparare a leggerne i comportamenti e anticiparli;
  • le 3 drammatiche conseguenze di una segnalazione in Centrale Rischi;
  • come evitare che la segnalazione ti porti alla chiusura dell’azienda.

Lo faccio perché ho sempre preferito prevenire piuttosto che curare. È una deformazione professionale.

Pertanto, se il tuo obiettivo è semplicemente quello di cancellare la segnalazione e sei convinto che sia l’unica soluzione possibile ai tuoi problemi, allora puoi chiudere questo articolo.

Scommetto che tornerai a cercare un cavillo, un errore della banca, al quale aggrapparti per cancellare la segnalazione.

Senza fare nulla per risollevare l’azienda, sprecando tempo e denaro in un processo infinitamente lungo mentre la tua impresa rimane bloccata.

Se invece vuoi eliminare il problema una volta per tutte, a partire dalle cause scatenanti, continua a leggere questo articolo e seguire passo a passo le mie indicazioni, estirpando il problema alla radice.

In questo modo eviterai di trovarti nuovamente in questa situazione e riprenderai in mano, al 100%, le redini dell’azienda.

Solo dopo, potrai pensare alle segnalazioni.

Ti basti sapere che ogni azione che fai, viene registrata in questa banca dati, che viene consultata da ogni banca e finanziaria quando si tratta di concedere un finanziamento.

In pratica che tu paghi una rata, non la paghi o anche solo richiedi un finanziamento (perfino se non dovesse essere accettato) tutte le banche lo sapranno.

Se la tua situazione finanziaria peggiora al punto che, in base ai calcoli della banca, la probabilità che tu rimborsi il credito si azzera o quasi, si passa ad avere una vera e propria segnalazione di sofferenza.

C’è molta confusione in merito, quindi prima di dirti esattamente cosa dovresti fare, quando ricevi una segnalazione, voglio spiegarti un paio di cose.

Le tre conseguenze di una segnalazione in Centrale Rischi.

Una segnalazione di sofferenza in Centrale Rischi resta visibile al sistema creditizio per 36 mesi, anche se hai regolarizzato la posizione. Basta fare una Visura Centrale Rischi per rendersene conto.

Ma cosa comporta? Quali sono le conseguenze?

Vediamole insieme.

1. La revoca delle linee di credito temporanee.

Con la segnalazione di sofferenza la banca dichiara al sistema che, secondo il suo giudizio di operatore professionale, la tua azienda è insolvente e che le probabilità che tu rimborsi i tuoi debiti, sono prossime allo ZERO.

Questo giudizio tecnico viene comunicato a tutti gli istituti di credito: questo significa che devi prepararti a dire addio ai tuoi fidi, ai tuoi sconti fatture e ai castelletti RIBA. Tutti gli strumenti sui quali stavi basando i tuoi flussi di cassa.

Immagina se dall’oggi al domani ti trovassi privo della liquidità che stava mandando avanti la tua azienda fino a quel momento; sarebbe un problema, vero?

La velocità nel revocare le linee di credito, dipende dalla quantità di fideiussioni concesse e dalle politiche di credito dei diversi istituti.

Più garanzie hai concesso sul debito, più tempo impiegherà la banca a revocare la linea di credito in questione, ma la tua vita finanziaria è comunque appesa a un filo.

2. Impossibilità ad accedere a nuove linee di credito.

Come ti dicevo, se lo sa una banca, lo sanno tutte.

Immagina di vivere in un condominio e di aver chiesto a un vicino di casa se ti presta un cacciavite: quel cacciavite tu poi non l’hai mai restituito e il vicino, che chiameremo Mario, chiacchierando lo ha detto alla portinaia.

La portinaia conosce un po’ tutti nel palazzo, ed è un attimo che tu venga etichettato come “quello che non restituisce preziosi utensili”.

Quando andrai da Gino dunque a chiedere in prestito una brugola, Gino ci penserà bene prima di affidartela, molto probabilmente ti dirà di no, ma se anche dovesse accettare lo farà con riserva, magari dicendoti che gliela devi ridare entro pochi giorni perché gli serve.

Quella portinaia è la nostra Centrale Rischi, che comunica in continuazione, a chiunque la circondi, cosa stai facendo e quale sia la tua situazione per quanto riguarda i prestiti.

3. Aumento dei costi del credito commerciale.

La segnalazione di sofferenza indica un maggior grado di rischio; in altre parole la tua azienda è giudicata complessivamente più rischiosa per i creditori, che ogni volta che ti concedono una dilazione sui pagamenti, mettono il loro fondoschiena su una graticola. Pagherai? Non pagherai?

Loro non conoscono le tue vere intenzioni, non sanno che sei una persona per bene, che vuole ripagare i propri debiti. Conoscono solo il tuo grado di rischio.

Certo, i fornitori non hanno accesso alla Centrale Rischi, ma il grado di rischiosità non si ricava solo dalla Centrale Rischi.

Quello è solo il primo campanello di allarme.

La tua azienda è complessivamente più rischiosa e questo emergerà, senza dubbio, non appena depositerai il tuo prossimo bilancio.

Bilancio che verrà analizzato dalle società che vendono informazioni commerciali, che comunicheranno ai tuoi fornitori che sei diventato più rischioso.

Questa conseguenza disastrosa è meno evidente della precedente, ma altrettanto grave.

All’improvviso infatti le dilazioni sui pagamenti si ridurranno, dovrai pagare a vista la nuova merce e non avrai credito bancario per poterlo fare.

Quindi il tuo fatturato si ridurrà e tu avrai sempre meno entrate per far fronte ai debiti contratti. L’azienda finisce in una spirale negativa dalla quale è molto, molto difficile uscire.

E tutto per quella maledetta segnalazione.

L’errore che tutti commettono quando ricevono una segnalazione in Centrale Rischi.

Succede, a volte, che ci sia una errata segnalazione in Centrale Rischi e che quindi possa essere rettificata. È accaduto dunque nel corso degli anni, che si sia diffusa l’idea che cancellare una segnalazione sia la scelta migliore.

Gli imprenditori, colti alla sprovvista, si sono armati di tutto punto e hanno iniziato a protestare veementemente.

Ma concentrarsi sulle formalità, cercando di scovare il cavillo nascosto che può farti ottenere una cancellazione non è la scelta migliore.

Innanzitutto perché significa intraprendere un difficile percorso contro la banca, che dunque chiuderà tutti i suoi rubinetti, lasciandoti completamente privo di liquidità.

Secondo perchè mentre cerchi di ottenere quella cancellazione (che molto difficilmente avrai) perdi tutte le energie che, dovresti invece, dedicare al tuo lavoro.

Agire in questo modo è come pensare che la prima guerra mondiale sia stata la conseguenza di una vendetta di famiglia per la morte di un nobile qualsiasi.

Le cose non stanno affatto così, non puoi fermarti al significato più superficiale della vicenda.

Se ti trovi in questa condizione significa che la tua impresa ha delle difficoltà finanziare che possono essere state causate infatti da centinaia di motivi differenti.

Un cliente insolvente, un sindacalista accanito, un fornitore particolarmente problematico, potrei redigere una lista infinita di possibili cause, ma la realtà dei fatti non cambia.

Devi concentrare ogni singola briciola delle tue energie, sulla tua impresa.

Pensa che sta arrivando una bufera, che le tue linee di credito non saranno più quelle di prima e che, sei hai fatto affidamento solo e soltanto su quelle, uscirne vivo sarà ben difficile.

“Quindi, dove trovo i soldi che mi servono per sopravvivere?”

Quello che vorrei farti notare è che a tutto questo potrebbe esserci una soluzione.

Per anni hai sostenuto dei costi per competere sul mercato, tramite lo sviluppo di prototipi, progetti, modelli, innovazione, senza sapere che, questi costi a partire dal 2015, potrebbero essere recuperati.

Ricerca & Sviluppo Italia: di cosa parliamo?

La locuzione Ricerca & Sviluppo viene usata generalmente per indicare quella parte di risorsa industriale (persone, mezzi, risorse finanziarie) che viene dedicato allo studio di innovazione tecnologica.

Questa viene poi utilizzata per migliorare i prodotti crearne di nuovi o migliorare i processi di produzione.

IL Ministero dello Sviluppo Economico, e lo Stato Italiano, attraverso la legge di Stabilità 2015 e successivamente, con la legge di Bilancio 2017, permettono  alle aziende, che al loro interno fanno Ricerca & Sviluppo, di recuperare liquidità da costi già sostenuti, attraverso il credito d’imposta.

Esattamente di cosa si tratta?

Nello specifico, il credito d’imposta è un beneficio fiscale che vanta un contribuente nei confronti dell’Erario dello Stato.

Il meccanismo previsto dalla norma punta a premiare le imprese che decidono di investire in Ricerca e Sviluppo, permettendo loro di recuperare parte di quanto hanno già speso,scontandolo successivamente dalle imposte dovute.

Naturalmente tutto questo stimola l’imprenditore che ha sostenuto costi passati in Ricerca & Sviluppo ad investire in progetti futuri dal momento che può recuperare credito fino al 2020, oltre ad essere competitivo sul mercato.

Molti imprenditori, giustamente è quello che stai pensando anche tu mentre stai leggendo, non hanno tempo di verificare se effettivamente fanno Ricerca & Sviluppo nella loro azienda o semplicemente non sono a conoscenza di questa grande opportunità.

Ti faccio una domanda.

Se tu avessi la possibilità di avere un interlocutore che, trasforma i tuoi investimenti, passati, presenti e futuri in un programma di trasformazione e innovazione, certificando i crediti che lo Stato Italiano ha riservato alle aziende, perderesti questa occasione?

In poche parole ti potrei dare l’opportunità di trasformare costi già sostenuti in liquidità.

Naturalmente valuteremo in primis, se la tua azienda rientra nei nostri parametri e se l’analisi di prefattibilità è positiva.

Questo primo passo, questa analisi iniziale è fondamentale per poter lavorare con il massimo dell’efficienza in modo tale da non accettare piani di rientro a caso per non sperperare le poche liquidità, ripartendole a caso, fra i creditori.

Sono una persona molto onesta, amo le cause difficili ma non tollero di perdere, quindi te lo dico chiaramente: se non c’è nulla che possiamo fare, perché la tua situazione è troppo grave, non ti chiederò un centesimo.

Ecco il motivo di questa analisi fatta prima di iniziare insieme questo percorso.

Ma ti dirò di più, la possibilità di farti recuperare liquidità e solo uno dei vantaggi che potresti ottenere, durante il nostro percorso, perché ti dico questo?

Noi abbiamo un obiettivo finale ben preciso: per noi è praticamente una missione.

Alzare il rating delle aziende in 6/12 mesi.

Non ci fermiamo finchè non abbiamo raggiuto questo obiettivo, ma la cosa più bella è che pagherai a risultato ottenuto.

E la segnalazione in Centrale Rischi? Come la mettiamo? Sono marchiato a vita come “cattivo pagatore”?

No. La segnalazione indica solo che il soggetto ha un debito o ha ricevuto una garanzia che supera la soglia di 30.000 euro da un intermediario finanziario che partecipa alla Centrale dei Rischi.

Ora capisci la funzionalità del nostro metodo?

Non solo ti diamo la possibilità di chiudere quel debito, attraverso liquidità immediata, tramite il Credito D’Imposta Ricerca & Sviluppo, ma ti aiutiamo a migliorare il tuo merito creditizio e renderti di fronte a banche, clienti e fornitori, nuovamente, solvibile e affidabile.

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