Incentivi per aziende agricole: ecco le novità 2022

Incentivi per aziende agricole: andiamo a vedere quali sono gli incentivi 2022 e perché conviene investire in un’azienda agricola.

Il 2022 è florido di numerose novità per quanto riguarda gli incentivi per le aziende agricole. L’obiettivo è quello di favorire la transizione ecologica e digitale delle imprese e incentivare l’ingresso degli agricoltori under 40 in agricoltura.  

 I fondi destinati a sostenere e rilanciare il settore agricolo arrivano a 2 miliardi, una cifra straordinaria che raddoppia lo stanziamento complessivo dello scorso anno e che conferma la centralità dell’agricoltura e della filiera agroalimentare nell’agenda politica del Governo.

Incentivi per aziende agricole: come funziona il credito d’Imposta?

Il nuovo credito d’imposta per il 2022 prevede un contributo pari al:

  • 40% dell’investimento e fino a 2,5 milioni di euro per macchine agricole con tecnologia 4.0
  • 6% dell’investimento e fino ad un massimo di 2 milioni di euro per tutte le altre macchine agricole. 

Il contributo è utilizzabile come credito per la compensazione delle spese tributarie sostenute tramite F24 come IVA, IMU, contributi previdenziali, oltre che le imposte dirette (Irpef, Ires, Irap).

L’obiettivo del Credito d’imposta è quello di supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi ordinari e in tecnologia 4.0.

Possono accedere al credito d’imposta tutte le imprese agricole residenti nel territorio nazionale. Questo indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito.

​Sono perciò inclusi sia i contoterzisti sia le imprese agricole, anche individuali, che si avvalgono del regime forfettario. Il beneficio è valido indipendentemente dalla capacità o meno dell’azienda di produrre reddito.

Quali macchinari rientrano nel Credito d’Imposta incentivi per aziende agricole?

 Per capire quali macchinari possono rientrare nel Credito d’imposta è necessario prima fare una distinzione:

  • rientrano tra i beni ordinari e possono godere del contributo del 6% tutte le macchine agricole nuove, indipendentemente dal loro livello tecnologico;
  • rientrano tra i beni 4.0 e possono godere del contributo del 40%, solo le macchine agricole dotate di tecnologia 4.0

Per quanto riguarda i trattori e le mietitrebbie, le dotazioni necessarie per rientrare tra i beni 4.0 sono le seguenti:

  • telematica con funzione di trasferimento dati;
  • sistema di guida automatica – idraulica o con motorino elettrico al volante. 

Per tutte le altre macchine agricole, le dotazioni variano a seconda della natura della macchina, ma restano comunque validi i due vincoli fondamentali dell’automazione e dell’interconnessione.

Come funziona il Credito d’Imposta per aziende agricole e quali sono le scadenze?

Per accedere al credito d’imposta per i beni 4.0:

  • in caso di investimento inferiore a 300.000 euro, l’azienda è tenuta a produrre un’autocertificazione
  • in caso di investimento superiore a 300.000 euro l’azienda deve avere una perizia tecnica giurata attestante che il bene possieda le caratteristiche tecniche tali da poterlo includere nei beni 4.0

È possibile compensare il credito in 3 anni suddiviso in quote di pari importo a partire dall’anno successivo a quello di entrata in funzione della macchina. Pertanto, se nel 2022 si acquista e si mette in funzione un trattore 4.0 da 150.000€, è possibile recuperare un totale di 60.000€, in quote da 20.000€ all’anno, a partire dal 2023. 

Inoltre, per i soggetti con un volume di ricavi o compensi inferiori a 5 milioni di euro, l’utilizzo del credito d’imposta per gli investimenti ordinari può avvenire in un’unica quota annuale.  
Il credito d’imposta si può utilizzare per gli investimenti finalizzati a decorrere dal 1° gennaio 2022 e fino al 31 dicembre 2022 o fino al 30 giugno 2023 se è stato versato anticipo del 20% al fornitore entro il 31 dicembre 2022.

Incentivi per aziende agricole e imprenditoria femminile

Per favorire il ricambio generazionale femminile nel settore dell’agricoltura possono essere concessi mutui agevolati per investimenti.

Mutui a un tasso pari a zero, della durata massima di 10 anni, comprensiva del periodo di preammortamento e di importo non superiore al 60% della spesa ammissibile, nonché un contributo a fondo perduto fino al 35% della spesa ammissibile.

I benefici sono concessi nel rispetto della normativa sugli aiuti di Stato previsti per il settore agricolo e per quello della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.

Le agevolazioni sono riconosciute a favore delle imprese, in qualsiasi forma costituite che subentrino nella conduzione di un’intera azienda agricola.

Le aziende devono esercitare esclusivamente l’attività agricola ai sensi dell’art. 2135 del codice civile da almeno due anni dalla data di presentazione della domanda di agevolazione.

Devono inoltre presentare progetti per lo sviluppo e il consolidamento dell’azienda agricola nel settore agricolo e in quelli della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli (art. 10-bis, comma 1, del d.lgs. 21.4.2000, n. 185).

L’impresa subentrante deve avere i seguenti requisiti:

  • essere costituita da non più di sei mesi dalla data di presentazione della domanda di agevolazione;
  • esercitare esclusivamente l’attività agricola ai sensi dell’art. 2135 del codice civile;
  • essere amministrata e condotta da un giovane imprenditore agricolo di età compresa tra i 18 e i 40 anni o da una donna o, nel caso di società, sia composta, per oltre la metà delle quote di partecipazione, da giovani di età compresa tra i 18 e i 40 anni o da donne.

Incentivi per le imprese agricole e finanziamenti a fondo perduto

Il Bando INAIL mette a disposizione un contributo a fondo perduto pari al 50% dell’investimento per i giovani agricoltori e del 40% per tutte le altre imprese agricole per importi compresi tra un minimo di 1.000 euro fino ad un massimo di 60.000 euro.

l’obiettivo è quello di incentivare l’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature agricole, mediante la sostituzione di macchine e/o trattori nella piena proprietà dell’impresa alla data del 31 dicembre 2019, con lo scopo di:

  • ridurre le emissioni inquinanti,
  • ridurre i rischi di infortuni,
  • ottimizzare il rendimento e la produttività delle macchine.

Sono ammesse al Bando INAIL tutte le imprese, di qualsiasi forma giuridica, anche individuali, iscritte alla Camera di Commercio nei settori Industria, Artigianato e Agricoltura. 

Nello specifico, i soggetti destinatari del fondo agricoltura sono le micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli.

Quali macchinari rientrano per questo tipo di finanziamenti?

Il bando prevede la possibilità di presentare progetti di investimento relativi a massimo 2 macchinari agricoli con queste combinazioni:

  • un trattore agricolo o forestale e una macchina agricola e forestale dotata o meno di motore proprio
  • una macchina agricola e forestale dotata di motore proprio e una macchina agricola e forestale non dotata di motore proprio
  • due macchine agricole e forestali non dotate di motore proprio. 

Sono ammissibili a finanziamento le seguenti macchine agricole: 

  • i trattori agricoli, a ruote o a cingoli, omologati in conformità con il regolamento 167/2013 del parlamento europeo e del Consiglio;
  • le macchine agricole, dotate o meno di motore endotermico o elettrico, conformi alla Direttiva macchine 2006/42/CE, attuata in Italia dal d.lgs. 17/2010;
  • i trattori agricoli a cingoli non omologati in conformità al regolamento UE 167/2013; 
  • le attrezzature intercambiabili a corredo di un trattore o di una macchina agricola. 

Le macchine finanziabili sono esclusivamente quelle che possono essere utilizzate per lo svolgimento di attività dirette alla cura e/o allo sviluppo di un ciclo biologico o di una fase necessaria a coltivazione o allevamento di animali. Non sono ammesse spese relative all’acquisizione tramite locazione finanziaria (leasing) o all’acquisto di beni usati.

Procedura di accesso al Bando e scadenze

La presentazione delle domande di accesso agli incentivi avverrà, come per i bandi precedenti, in modalità telematica, attraverso una procedura articolata in tre fasi:

  1. compilazione della domanda e assegnazione del codice di ammissione
  2. inoltro della domanda o “click day”
  3. invio della documentazione necessaria per l’accettazione della domanda

I finanziamenti sono a fondo perduto e vengono assegnati fino a esaurimento delle risorse finanziarie, secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande.

In merito alle scadenze dal 26 febbraio 2022 al 7 marzo 2022 è prevista l’apertura dello sportello telematico per la compilazione della domanda al bando ISI INAIL 2022 e la relativa chiusura.  Termine ultimo per la realizzazione del progetto: Entro un anno dall’approvazione del progetto. Fonte: incentivi agricoltura

Incentivi per le imprese agricole: progetto Toscana

Il piano finanziario del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Toscana 2021-2022 potrà contare su oltre 342 milioni di euro di nuove risorse.

Tali risorse verranno utilizzate per:

  • lo scorrimento delle graduatorie di alcuni bandi;
  • i bandi delle misure a premio (10, 11, 13) già usciti ad aprile in forma condizionata;
  • offrire nuove opportunità per il mondo agricolo, agroalimentare e forestale della Toscana, con l’uscita di nuovi bandi (da novembre 2021 a dicembre 2022);
  • altro (altri interventi in previsione per il 2022; trascinamenti relativi ad impegni pregressi; Misura 20: assistenza tecnica, comunicazione ecc…).

Queste misure saranno associate alle indennità compensative per le zone montane e quelle disagiate.

Tra le misure, si aggiunge lo scorrimento delle vecchie graduatorie con i progetti integrati di distretto come ad esempio il florovivaismo pistoiese.

15 milioni verranno investiti sui pacchetti giovani e nei prossimi mesi partiranno da qui alla fine dell’anno 4 bandi di cui uno (da 5 milioni e mezzo) sulla promozione dei prodotti toscani

Ci saranno poi interventi sui boschi e sulla prevenzione incendi, e 14 bandi che partiranno nel 2022 con l’obiettivo di rispondere al bisogno di trasformazione delle aree Leader e quindi della programmazione dei GAL sul territorio.

Misure sempre più orientate alle richieste dell’Europa per un un’agricoltura sempre più attenta all’ambiente, sempre più esempio di lotta al cambiamento climatico. Un’agricoltura che ponga sempre più attenzione alla biodiversità e al benessere animale.

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